Casa Romei, Cortile d'Onore
Casa Romei, Cortile d'Onore

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CHIUSA TEMPORANEAMENTE PER RESTAURO

Magnifico esempio di residenza signorile fra Medioevo e Rinascimento, la casa presenta un cortile d'onore particolarmente suggestivo. L'architetto, probabilmente Pietrobono Brasavola, vi usò elementi tipicamente medievali accanto ad altri pienamente rinascimentali

Casa Romei fu costruita dal mercante Giovanni Romei circa alla metà del XV secolo e fu ingrandita e abbellita in occasione delle sue nozze con Polissena d'Este.

Il cortile dai modi tardogotici e le decorazioni fiorite, la Sala delle Sibille e dei Profeti, i soffitti lignei e le volte affrescate e l’"Alcova"; costituiscono un corpus artistico unico a Ferrara. Posteriori le grottesche che ornano le Sale al primo piano (XVI secolo), quando la casa faceva parte del complesso conventuale del Corpus Domini.

Acquisita al demanio dello Stato nel 1898, Casa Romei divenne un vero e proprio Museo nel 1953, accogliendo raccolte di affreschi staccati, sculture e decorazioni provenienti da molti edifici cittadini distrutti o irrimediabilmente modificati. Al valore straordinario ed esemplare dell’architettura e dei suoi apparati si affianca pertanto l’interesse delle raccolte d’arte in essa ospitata.

I nomi di importanti artisti come Donatello, Francesco Dal Cossa, Gregorio di Lorenzo, Bastianino, Alfonso Lombardi, riecheggiano nelle sale del Museo e contribuiscono ad aumentare il fascino di un sito unico ed eccezionalmente affascinante.

Gli interni

Al piano terra le stanze conservano la decorazione originale di gusto gotico, soprattutto nella Sala delle Sibille, dove i ritratti femminili, con in mano i cartigli delle profezie, corrono tutt’intorno, stagliandosi contro il verde di una grande siepe. Originale è anche l’imponente camino. Il primo piano fu trasformato nel Cinquecento, soprattutto per volere del cardinale Ippolito II d’Este, che lo trasformò in appartamento privato all’interno del monastero: le sale appaiono decorate con soffitti a grottesche, assai simili a quelli dei palazzi mondani della corte, salvo che qui, per rispetto al luogo sacro, il disegno appare più sobrio e le scene bibliche hanno sostituito quelle mitologiche.Da notare, nelle fasce, la curiosa presenza di molti animali esotici, quali scimmie e pappagalli, secondo la voga del periodo. Il vasto Salone d’onore presenta, ripetuta più volte, l’aquila bianca, simbolo del cardinale. Un piccolo ambiente, tradizionalmente definito studiolo ma probabilmente l’alcova del Romei, ha conservato il soffitto a cassettoni, decorati al centro da disegni stampati su carta: un artificio allora assai comune, ma di cui sono rimasti pochi esempi.

Contatti

Via Savonarola, 30 - 44121 Ferrara (Italia)

Tel. 0532 234130
drm-ero.casaromei-fe@cultura.gov.it

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