
La Lumaca Ferrarese
Le chiocciole, comunemente chiamate lumache, rappresentano una delle tradizioni gastronomiche più antiche e curiose del territorio ferrarese. Un tempo alimento molto diffuso nelle campagne, venivano raccolte e consumate durante l’estate, in particolare da giugno a settembre, come piatto povero ma ricco di sapore.
L’uso delle lumache in cucina affonda le sue radici in epoche remote: erano già apprezzate da Greci e Romani, e secondo Plinio il Giovane, nel 49 a.C. un certo Fulvio Lippino ne commerciava grandi quantità, importandole da Sicilia, Sardegna, Nord Africa e Spagna per soddisfare i palati più raffinati di Roma.
Oggi questa tradizione rivive in occasione di alcune feste paesane e sagre gastronomiche, dove le famiglie e i ristoratori locali propongono piatti che esaltano il sapore delicato di questo ingrediente, permettendo di riscoprire un’autentica delizia della cucina contadina.
Nel territorio ferrarese si distinguono principalmente due specie di lumache:
La Lumaca Ligure (Helix aspersa), dal guscio chiaro e dalla carne tenera e La Rigatella Nostrana (Helix vermiculata), regina indiscussa della Sagra della Lumaca di Casumaro, evento che celebra ogni anno questo prodotto simbolo della tradizione locale.
Oltre al loro valore gastronomico, le lumache sono anche un alimento sano e nutriente: hanno carni tenere, pochi grassi e un contenuto proteico paragonabile a quello del pesce, rendendole un piatto genuino e sorprendentemente leggero.








