
Cimitero ebraico
Orari
- 9.00 - 13.00
Chiuso sabato e festività ebraiche.
Festività ebraiche 2025
- 23 e 24 settembre
- 2 ottobre
Prezzi
Ingresso gratuito
Suonare il campanello della casa del custode
Il cimitero ebraico di Via delle Vigne, tutt’ora in uso, è il più antico dell’Emilia Romagna
Situato a ridosso di un tratto delle mura estensi, secondo gran parte della storiografia risale al 1626, ma una tomba, che riporta come data di morte l’anno 1549, fa propendere alcuni studiosi per il XVI secolo. Il portale d'ingresso fu realizzato nel 1911 su progetto dall’architetto ferrarese di origine ebraica Ciro Contini in occasione dell’ultimo ampliamento e restauro.

L'interno può essere suddiviso in 5 zone, risultato di acquisizioni successive:
- L'area rettangolare oltre il portale d’ingresso, risalente al restauro di Ciro Contini, raccoglie le sepolture dagli inizi del Novecento a oggi;
- L’area a destra, delimitata dal viale alberato che conduce alla camera mortuaria, dedicata alle vittime delle deportazioni, ospita per lo più lapidi ottocentesche;
- La radura erbosa, situata sulla sinistra del vialetto davanti alla camera mortuaria, è stata usata nel Settecento e restano oggi visibili solo poche lapidi, complice il divieto imposto dalle disposizioni papali e, successivamente, le distruzioni operate dall’Inquisizione nel 1755;
- Sul lato est del cimitero, dietro il muro, si trovano ancora sepolture ottocentesche, con alcune lapidi appoggiate o incastonate nel muro di cinta e altre disposte a terra;
- Dopo la camera mortuaria, il vialetto svolta a sinistra, ritagliando un'area triangolare a destra con numerose tombe del Novecento. In fondo, un po' isolata, si trova la sepoltura dello scrittore Giorgio Bassani.
In tutto il cimitero si contano circa cento lapidi incise in ebraico – molte ormai illeggibili – accanto a iscrizioni in italiano o bilingui, a testimonianza della lunga e stratificata storia della comunità.
Ferrara Dentro: attraversare la città con Giorgio Bassani
Se si vuole approfondire la storia di Giorgio Bassani si può allungare la visita seguendo l'itinerario dedicato
Il monumento funebre di Giorgio Bassani
Realizzato dallo scultore Arnaldo Pomodoro e dall’architetto Piero Sartogo nel 2003, consta di una lapide che sembra uscire verso l’alto dal basamento orizzontale, anch’esso in bronzo, creando un ideale contatto tra cielo e terra. L’effetto delle incisioni è un susseguirsi di tracciati geometrici che sembrano richiamare i caratteri tipografici di una macchina da scrivere oppure la scrittura minuta di Giorgio Bassani, mentre gli elementi in primo piano ricordano caratteri dell’alfabeto ebraico. Tutto intorno il semicerchio disegnato da Sartogo delimita lo spazio come se fosse un abbraccio.
