Racconti tra le mura: l’eredità ebraica nel cuore di Ferrara
Racconti tra le mura: l’eredità ebraica nel cuore di Ferrara
Itinerario ebraico tra storia e memoria
Partenza da
Cimitero ebraico
Lunghezza
2,5 km
Durata
4/5 ore prevedendo visita MEIS
Adatto a
Famiglie
Trasporti
Ferrara è una città dove le 'pietre' parlano. Dalle lapidi in marmo del Cimitero ebraico alle moderne 'pietre d'inciampo' tutte raccontano una storia secolare: quella della comunità ebraica ferrarese, una delle più antiche e vitali d’Italia. Questo itinerario urbano a piedi accompagna il visitatore in un percorso di riflessione e scoperta, attraversando memoria storica, cultura e spiritualità.
Il punto di partenza è l’antico “orto degli Ebrei”, il Cimitero ebraico a ridosso delle mura rinascimentali di Ferrara. Un luogo silenzioso e raccolto, che custodisce sepolture di varie epoche e il monumento funebre dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani.
Dalle mura si entra nel centro storico, percorrendo le vie medievali dell’antico ghetto, dove ancora oggi si trovano le Sinagoghe e, sul selciato, le toccanti pietre d’inciampo: piccole targhe dorate dedicate agli ebrei ferraresi deportati nei campi di sterminio. Il cammino prosegue fino alla Colonna di Borso d’Este, in Piazza della Cattedrale, simbolo del potere ducale. Per terminare, il MEIS, Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, apre lo sguardo sulla storia e cultura degli Ebrei italiani.
La nostra esplorazione inizia al Cimitero Ebraico, luogo silenzioso e denso di significati che accoglie le sepolture di molte generazioni della comunità ebraica ferrarese.
La passeggiata prosegue dal verde del Cimitero, attraversando Via Montebello e Via Terranuova, fino a raggiungere Via Mazzini, una delle vie dell’antico ghetto ebraico istituito nel 1627 e abolito solo nel 1859. Qui, oltre alle Sinagoghe, si trovano 15 pietre d'inciampo, dedicate a famiglie intere. Da via Mazzini, via principale del ghetto, si diramano come due costole le vie Vignatagliata e Vittoria, dove si trovavano soprattutto le abitazioni private degli Ebrei. - Qui potete concedervi un assaggio della cucina ebraica, proposta da alcuni ristoranti della città accanto ai sapori della tradizione ferrarese, come i celebri cappellacci di zucca - Poco distante il percorso incontra Piazza Trento e Trieste, uno degli spazi più ampi e centrali della città dominato dalla mole della Cattedrale. Proprio di fronte alla facciata della Cattedrale, a sinistra del Vòlto del Cavallo del Palazzo Municipale, si staglia una colonna di marmo rosa e bianco, sormontata dalla statua bronzea di Borso d’Este, primo Duca di Ferrara.
Da Piazza della Cattedrale ci si dirige al MEIS, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, camminando lungo Corso Porta Reno e imboccando a destra un tratto di Via delle Volte. Poco lontano, in Via Centoversuri, si ha memoria del luogo in cui si insediarono i primi Ebrei arrivati a Ferrara nel XIII secolo.
Tappa 7
MEIS Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah
Il MEIS è stato istituito nelle ex carceri cittadine per presentare in modo organico il patrimonio e l'eredità dell'ebraismo italiano. Oggetto della sua narrazione sono 2.200 anni di vitale e ininterrotta presenza degli Ebrei in Italia, per valorizzare le tradizioni e i fondamentali contributi alla storia e alla cultura del Paese.
Non lontano dal cimitero cristiano, immerso nel verde dell'Addizione Erculea, si trova l'antico Orto degli Ebrei, area acquistata dalla comunità ferrarese nel XVI secolo, luogo di suggestione e di silenzio, dove la natura, protagonista, abbraccia e quasi avviluppa le lastre tombali
Il quartiere medievale di Ferrara conserva le memorie di una comunità ebraica tra le più antiche d'Italia. Via Mazzini era la strada principale dell'antico ghetto, dove i negozi e i vecchi edifici hanno mantenuto la loro struttura originaria. Le adiacenti Via Vittoria e Via Vignatagliata nascondono cortili interni e suggestivi balconcini.
L’ingresso delle Sinagoghe su via Mazzini, principale arteria dell'ex ghetto, è segnalato da due lastre in marmo. Sede della comunità ebraica di Ferrara.
Fin dagli inizi del Trecento il fianco meridionale del duomo veniva occupato dai mercanti con strutture amovibili in legno, distrutte poi da un incendio. Nel Quattrocento fu costruita la Loggia dei Merciai, occupata dalle botteghe degli 'strazzaroli', ossia dei commercianti di tessuti, in gran parte di provenienza ebraica.
In seguito a un incendio nel Settecento, la colonna fu restaurata con l’aggiunta di marmo bianco, proveniente dalla spoliazione del Cimitero Ebraico. Lo Stato Pontificio, allora al potere, dispose che le lapidi di marmo fossero prelevate da lì, ignorando il valore sacro delle sepolture. In occasione del restauro del 1960, la colonna venne smontata e apparvero le antiche lapidi con iscrizioni in ebraico; fotografate per motivi di studio, sono state poi di nuovo incorporate nel monumento.
Tappa 6
Via delle Volte
Lunga via medievale di Ferrara, caratterizzata dai caratteristici vòlti o archi di fogge diverse. Poco lontano, in Via Centoversuri, si ha memoria del luogo in cui si insediarono i primi Ebrei arrivati a Ferrara nel XIII secolo.
Tappa 7
MEIS Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah
Il MEIS è stato istituito nelle ex carceri cittadine per presentare in modo organico il patrimonio e l'eredità dell'ebraismo italiano. Oggetto della sua narrazione sono 2.200 anni di vitale e ininterrotta presenza degli Ebrei in Italia, per valorizzare le tradizioni e i fondamentali contributi alla storia e alla cultura del Paese.
Non lontano dal cimitero cristiano, immerso nel verde dell'Addizione Erculea, si trova l'antico Orto degli Ebrei, area acquistata dalla comunità ferrarese nel XVI secolo, luogo di suggestione e di silenzio, dove la natura, protagonista, abbraccia e quasi avviluppa le lastre tombali
Il quartiere medievale di Ferrara conserva le memorie di una comunità ebraica tra le più antiche d'Italia. Via Mazzini era la strada principale dell'antico ghetto, dove i negozi e i vecchi edifici hanno mantenuto la loro struttura originaria. Le adiacenti Via Vittoria e Via Vignatagliata nascondono cortili interni e suggestivi balconcini.
L’ingresso delle Sinagoghe su via Mazzini, principale arteria dell'ex ghetto, è segnalato da due lastre in marmo. Sede della comunità ebraica di Ferrara.
Fin dagli inizi del Trecento il fianco meridionale del duomo veniva occupato dai mercanti con strutture amovibili in legno, distrutte poi da un incendio. Nel Quattrocento fu costruita la Loggia dei Merciai, occupata dalle botteghe degli 'strazzaroli', ossia dei commercianti di tessuti, in gran parte di provenienza ebraica.
In seguito a un incendio nel Settecento, la colonna fu restaurata con l’aggiunta di marmo bianco, proveniente dalla spoliazione del Cimitero Ebraico. Lo Stato Pontificio, allora al potere, dispose che le lapidi di marmo fossero prelevate da lì, ignorando il valore sacro delle sepolture. In occasione del restauro del 1960, la colonna venne smontata e apparvero le antiche lapidi con iscrizioni in ebraico; fotografate per motivi di studio, sono state poi di nuovo incorporate nel monumento.
Tappa 6
Via delle Volte
Lunga via medievale di Ferrara, caratterizzata dai caratteristici vòlti o archi di fogge diverse. Poco lontano, in Via Centoversuri, si ha memoria del luogo in cui si insediarono i primi Ebrei arrivati a Ferrara nel XIII secolo.
Tappa 7
MEIS Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah
Il MEIS è stato istituito nelle ex carceri cittadine per presentare in modo organico il patrimonio e l'eredità dell'ebraismo italiano. Oggetto della sua narrazione sono 2.200 anni di vitale e ininterrotta presenza degli Ebrei in Italia, per valorizzare le tradizioni e i fondamentali contributi alla storia e alla cultura del Paese.