Giovanni Boldini (1842 - 1931), dopo aver ricevuto i primi insegnamenti artistici dal padre Antonio, pittore e restauratore, lasciò Ferrara nel 1862 per studiare a Firenze, dove ebbe modo di frequentare l’ambiente culturale del caffè Michelangelo, noto ritrovo dei Macchiaioli.

Nel 1867 Boldini si recò a Parigi e quindi a Londra dove conobbe l’opera di Courbet e incontrò Manet, Degas e Sisley. Nel 1871 si stabilì a Parigi che divenne la sua seconda patria per sessant’anni e dove si affermò come uno dei maggiori ritrattisti del suo tempo.

Nella capitale francese Boldini raggiunse grande fama e fortuna e condusse una vita mondana che diventò spesso soggetto delle sue opere: il teatro e i cavalli, le folle in movimento nella grande città, i ritratti di signore e gentiluomini dell’alta borghesia immortalati con pennellate veloci a rappresentare in modo dinamico l’attimo fuggente. Egli creò un ideale femminile, al quale le sue numerose clienti furono felici di adeguarsi, producendo immagini di raffinatissima e sensuale bellezza. La sua fama di ritrattista della Belle Epoque ha per un certo tempo offuscato la creatività geniale di questo artista, alla quale la critica più recente ha saputo nuovamente rendere merito cogliendo nella sua opera una complessità di aspetti autentici e sentimenti profondi che appartengono ai contenuti artistici più moderni.

E' sepolto nella Certosa Monumentale di Ferrara.

Le più importanti opere della collezione delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea:
- Fuoco d’artificio;
- Il ritratto del piccolo Subercaseuse;
- La contessa de Leusse;
- La passeggiata al Bois de Boulogne
;
- La signora in rosa.

I LUOGHI DELL'ARTISTA A FERRARA

Casa Boldini (Ferrara)

Via Savonarola 10
Bell’edifico ora di proprietà privata a modesta casa, di proprietà privata, dove il pittore venne alla luce e trascorse la prima giovinezza.

Palazzo Massari (Ferrara)
Certosa Monumentale (Ferrara)