Chiavica dell'agrifoglio

La Chiavica dell’Agrifoglio è uno dei più antichi manufatti idraulici del territorio, con origini che risalgono al XVII secolo. Venne realizzata per migliorare il deflusso delle acque del canale Galvano e per sostituire una precedente chiavica cinquecentesca sul Volano, ormai inadatta a causa dei continui mutamenti della linea di costa e, soprattutto, del grande intervento idraulico noto come “taglio del Po”, eseguito dai Veneziani nel 1604, che deviò il corso del fiume verso sud.

Per la sua costruzione furono recuperati molti materiali della vecchia chiavica e venne scavato il Cavo Novo, un nuovo canale che collegava l’Ippolito e il Galvano, già importanti vie d’acqua della Grande Bonificazione degli Estensi.

La struttura che possiamo ammirare oggi risale al 1784: un edificio imponente, sostenuto da tre solide volte in cotto e da robusti pilastri, con un caratteristico ponte coperto a tetto a capanna e un locale destinato alle attrezzature.

La chiavica funzionava col principio vinciano dell'alta e bassa marea e permetteva lo scolo delle acque basse del territorio pomposiano nel Volano. Nella parte sottostante vi erano le “porte a vento” meglio conosciute come porte vinciane, oltre alle porte manuali, dette “ussare” o “usciare” che funzionavano a seconda delle variazioni delle maree.

La chiavica rimase operativa fino ai primi decenni del Novecento. Le successive bonifiche della Valle Giralda e dell’ansa del Volano, unite all’abbassamento progressivo del terreno, ne resero però inutile l’utilizzo, portando alla sua definitiva dismissione nel 1958, anno della bonifica della Valle Giralda.