Orari

Orario invernale da novembre a febbraio

-Mercoledì e venerdì dalle 08.30 alle 13.30

-Sabato, domenica e festivi dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

(Chiusure annuali: 25 e 26 dicembre e 1 gennaio)

Orario estivo da marzo ad ottobre
-Mercoledì e venerdì dalle 08.30 alle 13.30
-Sabato, domenica e festivi dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00.

Tutte le domeniche visite guidate incluse nel biglietto di ingresso: ore 11.00 “A casa d’Este”, ore 15.30 “Mors Inmatura”

Prezzi

Intero: € 3,00

Ridotto: € 2,00 (bambini tra i 6 e i 12 anni, over 65)


Ingresso gratuito:
-bambini fino ai 6 anni

-abitanti di Portomaggiore

Cani ammessi

Originariamente casale di campagna, il Verginese fu trasformato in residenza ducale nel primo Cinquecento da Alfonso I d’Este e donato a Laura Eustochia Dianti.

Antica dimora di svago della famiglia d’Este, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, la Delizia Estense del Verginese è oggi una delle poche Delizie che testimoniano nel territorio ferrarese la grandezza e l’importanza dei signori di Ferrara. Regalata da Alfonso I d’Este a Laura Dianti, la Delizia si presenta come un castelletto ornato di merli e circondato da un magnifico giardino, il Brolo. Ricostruzione dell’antico giardino produttivo che circondava la villa e che offriva frutti dalla primavera all’autunno, il Brolo permette di scoprire le abitudini di vita in epoca rinascimentale. Passeggiando per i viali alberati, circondati da melograni, peri, meli, noccioli, si potrà ammirare la perfezione geometrica delle simmetrie, con poche aiuole ornamentali impreziosite da roseti e da spazi aperti di praterie fiorite.Il giardino è circondato da una vite maritata, che ripropone l’antico impianto delle viti di pianura. La presenza della torre colombaia in fondo al giardino aveva molte ragioni di esistere. Era infatti la torre di avvistamento e il luogo in cui i colombi viaggiatori, preposti alle comunicazioni, abitavano, vivevano e si riproducevano. Al piano terra il Museo Archeologico “Sepolcreto dei Fadieni“: esposizione di reperti archeologici di epoca romana provenienti da una piccola necropoli romana a pochi passi dalla Delizia che racconta la storia, la vita quotidiana e le attività economiche di una famiglia in questo angolo di Impero Romano.A lato del castello, si trova la Vinaia del Sapere, un tempo essiccatoio, recentemente ristrutturata e destinata a mostre, incontri e attività culturali.

La ex cappella del castello, direttamente comunicante ed adiacente al portico e al giardino storico, è utilizzata per la celebrazione di matrimoni civili (info tel. 0532 329050).

Museo archeologico - Sepolcreto dei Fadieni

Nel 2006 la Delizia si arricchisce di una collezione archeologica, divenuta nel 2022 Museo Archeologico: esposta nella sale al piano terra, la mostra conserva i materiali provenienti da una necropoli romana di I-II sec. d.C., rinvenuta fortuitamente nel 2002 in fondo Santa Caterina, a poca distanza dalla Delizia, durante lavori agricoli. Si tratta di una necropoli familiare: qui sono sepolte quattro generazioni di una stessa famiglia di cittadini romani, i Fadieni, proprietari terrieri nel Delta del Po. La necropoli ha restituito cinque stele e dodici sepolture, a incinerazione indiretta, con corredi: il defunto veniva cremato sulla pira funebre in un luogo a questo dedicato, poi le sue ceneri venivano deposte all’interno di urne cinerarie, che qui sono per la maggior parte in vetro. Le cinque stele sono posizionate all’interno della struttura così come erano nella necropoli, rispettando le distanze e le posizioni, anche i materiali dei corredi funerari sono esposti in corrispondenza della stele cui si riferiscono. Le stele erano i segnacoli tombali, alle loro spalle le sepolture vere e proprie, scavate nel terreno e rivestite di laterizi, contenenti le urne cinerarie e gli oggetti del corredo, oggetti semplici che ricordano la vita quotidiana. Nel 2023 è stato realizzato un nuovo allestimento con contenuti digitali e multimediali, per migliorare l’esperienza di visita e approfondire alcune tematiche.

Il Brolo